La Madonna di Zaro

L’Italia è un Paese ricco di tradizioni, in cui l’aspetto religioso e quello secolare convivono creando alcuni mix fascinosi e sempre ricchi di mistero. I territori della nostra amata terra sono frutto di una serie di abitudini e di credenze che nel tempo sono diventate parte di un bagaglio culturale collettivo pieno di interessanti implicazioni sia antropologiche che sociali. Ischia, in particolar modo, è la culla di un luogo il cui turismo religioso di massa ha da sempre monopolizzato la regione. Destinazione? La Madonna di Zaro.

Ci troviamo nel comune di Forio, ad Ischia, dove l’omonimo bosco – reso noto ormai anche al di fuori dell’isola proprio per la tradizione a cui viene connesso immediatamente – è sede di profezie evocate e divulgate dalla voce delle due veggenti, Angela e Simona. Dal 1994, una nutrita folla di fedeli è solita raggiungere il punto in cui la statua della Vergine Maria è collocata, così da attendere le interessanti parole ispirate direttamente – secondo la tradizione – dalla voce della Madonna. L’appuntamento pluriennale continua a catalizzare l’attenzione di curiosi e ferventi religiosi, i quali si riuniscono ogni 8 o 26 del mese proprio per attendere con ansia gli ultimi messaggi di dramma, amore e speranza che vengono attribuiti alla Mamma Celeste.

Le apparizioni mariane proseguono in questi anni, nonostante la ricca premura espressa dalle istituzioni religiose in merito. Dopo le prime manifestazioni di interesse rivolte nel 2014, la Chiesa ha affermato di indagare maggiormente sulle implicazioni pratiche di un tale fenomeno di massa, ma non si è più espressa a favore o contro il luogo di pellegrinaggio ischitano. Il numero di fedeli che si lascia commuovere ed emozionare dalla voce delle sue veggenti, di contro, aumenta a dismisura mese dopo mese e rende il posto meritevole di una visita anche per l’importante carica votiva che si respira a contatto con la bellezza naturale della regione.

Inoltre, per favorire il contatto di una location non semplice da raggiungere – soprattutto nei mesi invernali – è possibile seguire le parole e le commemorazioni mensili direttamente sul web: la Madonna di Zaro si è adeguata ai tempi social e tecnologici che stiamo vivendo nella nostra contemporaneità e pubblica con estrema precisione i suoi messaggi direttamente sulla pagina Facebook e sull’omonimo sito, al fine di tenersi in contatto con viaggiatori provenienti da regioni anche molto lontane. Inoltre, in questo 2019 è stata sviluppata l'omonima applicazione per tablet e smartphone, al fine di agevolare la visione dei contenuti testuali scritti da Angela e Simona in ogni momento della giornata, quasi in tempo reale.

Infine, nel 2007 è stata anche fondata l’associazione Madonna di Zaro ONLUS allo scopo di preservare il luogo di accoglienza dal numero sempre crescente di pellegrini che arrivano infiammati e appassionati da ogni regione d’Italia. L’idea vuole preservare la location naturale al fine di renderla accogliente e pulita, sicura e ben tenuta. Un progetto che ha ricevuto il plauso dei cittadini e che continua a valorizzare un luogo ormai sacrale per moltissime persone.


Madonna di Zaro: i messaggi storici di maggior fama e l’ultima profezia mensile

Come già accaduto a Medjugorje, i messaggi che la Vergine Maria è solita comunicare sono ricchi di implicazioni pratiche e si trasformano in un faro che illumina il futuro per tantissime persone che si attengono fedelmente a quanto riportato da Angela e Simona, le due veggenti. In passato, sono state molte le profezie che hanno avuto attinenza al reale e hanno catalizzato l’attenzione su una tradizione religiosa che è diventata sempre più concreta per migliaia di persone.

Una tappa misteriosa e ricca di fascino è il messaggio che la Mamma Celeste avrebbe rivelato l’8 ottobre 1995 ad una delle due veggenti storiche del luogo, Simona P., la quale raccontava dopo pochi giorni alla giornalista Federica Raimondi di aver ricevuto una "visione mistica e religiosa" contenente violente immagini dei due grattacieli di Manhattan che crollavano insieme alla Statua della Libertà, simbolo della sicurezza statunitense sia economica che sociale. A seguito dell’attentato dell’11 settembre, molti quotidiani italiani recuperano il messaggio che era stato comunicato anni prima dalla Madonna di Zaro, e ne rimasero stupiti proprio in virtù delle vicinanze concrete, terribili e tangibili che intratteneva con la vicenda che aveva ferito gli USA.

Altre profezie ricche di implicazioni concrete, inoltre, sono state relative alle dimissioni di papa Benedetto XVI, al conflitto fra Hamas e Israele e ancora al forte terremoto in California avvenuto nel 2014. Racconti di guerre che spaventano l’animo di milioni di persone, senza dimenticare le forti invocazioni alla preghiera che da sempre animano le profezie e le visioni della Beata Vergine Maria ischitana.

Così, il 26 settembre 2019, la Madonna di Zaro ha chiesto un forte momento di raccoglimento ai pellegrini presenti, al fine di sostenere la sofferenza di guerre e dolori in arrivo mediante la fede rivolta in Dio. La Mamma Celeste ha parlato di salvezza e di perdono, di carità e dell’importanza dell’amore. <Figlioli, ancora una volta vi dico: abbandonatevi a Dio, pregate e imparate a perdonare.>>

Le due veggenti hanno riportato la descrizione particolareggiata di Maria in lacrime per la dura realtà con cui moltissimi fedeli si stanno scontrando. La medicina non può che essere l'amore, un mix perfettamente bilanciato fra il perdono per sè e per gli altri e la consapevolezza che il Signore è presente e vigila, nonostante gli avvenimenti che squarciano la nostra società. Simona racconta di aver ricevuto la visione della donna vestita tutta di bianco, con in vita una sottile cintura d'oro; in mano l'immancabile rosario bianco e lucente, il quale tocca i piedi scalzi e nudi che poggiano direttamente sul mondo. L'evento ha nuovamente catalizzato l'attenzione di molteplici viaggiatori che sono arrivati da ogni parte d'Italia per presenziare alla profezia di Angela e Simona; le parole sono state pronunciate in un momento di forte raccoglimento, quando le due veggenti hanno poi riportato la richiesta della Vergine piangente ai presenti.

In conclusione, che si voglia credere o meno ai messaggi profetici della Madonna di Zaro, rimane innegabile che il luogo sia diventato una meta privilegiata anche semplicemente per la forte carica emotiva e votiva che si respira fra le sue stradine acciottolate. Il bosco ha acquisito una popolarità sempre crescente non solo sull'isola, ma anche in tutta Italia; i doppi appuntamenti mensili che si tengono nei pressi della statua della Beata Vergine Maria, infatti, sono accompagnati costantemente da un'atmosfera in cui il sacro incontra la bellezza di una terra che vanta strapiombi a picco sul mare, il silenzio religioso di un luogo ormai sacro, e il timore reverenziale che porta migliaia di persone a battere il pellegrinaggio annualmente.