Ischia scopre il vino grazie prima ai Greci e in seguito ai Romani, entrambe le popolazioni veneravano il dio Dioniso o Bacco e tutt'oggi nell'isola sono custoditi numerosi reperti archeologici utilizzati per bere il vino o dedicati al culto della divinità a esso legata.
Tra questi famosi reperti vi è la Coppa di Nestore, celebre per l'incisione su di essa riportata che così recita: "Di Nestore…la coppa buona a bersi. Ma chi berrà da questa coppa subito lui prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona".
L'Isola di Ischia vanta quindi una tradizione vitivinicola millenaria e tra i vini celebri delle sue località vi sono:
l'Ischia, un vino bianco composto dal 65% di biancolella, 20% di forastera, 15% di altri vitigni;
l'Ischia superiore, un altro vino bianco caratterizzato dal 50% di forastera, 40% di biancolella e 10% di san lunardo;
l'Ischia rosso, composto dal 50% di guarnaccia, 40% di piedirosso e 10% di barbera.
Numerose sono anche le cantine ischiote sparse sul territorio dell'isola a partire dall'azienda Cantine Pietratorcia. Gli appassionati di vino potranno visitare la cantina e degustare alcuni dei vini di punta prodotti da questa azienda come:
Vigne del Cuotto dal gusto fruttato e floreale, leggermente acido, fresco e di buon corpo perfetto da accompagnare a piatti a base di crostacei e pesce lesso;
Ischia bianco Superiore DOC, dal sapore leggermente aromatico, finemente fruttato dotato di acidità equilibrata e giustamente amarognolo;
Forastera;
Vigne di Janno Piro;
Tifeo Rosso dal gusto vinoso, fruttato e corposo, ideale per piatti a base di carne come il tipico coniglio ischitano.
Una particolarità di questa azienda vinicola è la presenza della Fossa dei Conigli, un metodo antico di allevamento che prevede lo stato di semilibertà dei conigli.
Un'altra cantina dell'Isola d'Ischia è l'azienda Vinicola D'ambra i cui vini di punta sono il Biancolella, il Forastera e il Per’e Palummo, l'Ischia DOC sia bianco che rosso e il Frassitelli. Nella località di Panza, l'azienda ha creato un'area espositiva interamente destinata alla vita dei contadini ischioti, il Museo del Contadino.
L'azienda agricola Pietra di Tommasone apre nel 2000 quando il sig. Antonio Monti decide di ridare vita alla tradizione vinicola secolare della sua famiglia. Grazie alla collaborazione con esperti del settore quali l'agronomo Pierpaolo Sirch vanta ora la produzione di vini ischioti derivanti da varietà di vite Biancolella e Fiano per i bianchi e da varietà Aglianico, Montepulciano e Piedirosso per i vini rossi.
Ma quelli appena elencati non sono gli unici produttori di vino dell'isola, vi sono anche Cenatiempo, Crateca, Di Meglio, Perazzo, l’Enoteca Pane & Vino e Cantine Antonio Mazzella che si è aggiudicato il premio di cantina dell'anno al Vinitaly 2019 e quello per il miglior vino bianco con l'Ischia DOC Biancolella "VIGNA DEL LUME" 2018.
Vincitrice del premio Gran Vinitaly 2019 come miglior cantina d'Italia, Cantine Antonio Mazzella fu fondata nel 1940 e da tre generazioni produce vini di alta qualità tipici con uva tipica dell'Isola di Ischia.
L'azienda vinicola si trova in località Campagnano e una delle sue principali caratteristiche è quella di pigiare e torchiare le proprie uve in cantine scavate nel tufo verde. Uve provenienti dai vigneti ischioti a picco sul mare, talvolta raggiungibili solo a piedi e con pendenza superiore al 50%.
Il vino bianco Ischia Doc Biancolella Vigna del Lume 2018, con un punteggio di 95 si 100 conquista il titolo di miglior vino bianco d'Italia. Una produzione di circa 11.000 bottiglie che devono il loro nome all'originale costone di roccia che domina la vigna e la cui forma ricorda un'antica torcia chiamata in modo dialettale ‘O lummo.
Le uve di Biancolella, raccolte a inizio ottobre, vengono lavorate in piccole grotte scavate nel lapillo e lasciate riposare per 12 ore. Una volta trascorso questo lasso di tempo, il mosto viene trasportato via mare al borgo Ischia Ponte e successivamente in cantina dove verrà vinificato con l'apposita tecnica per i vini bianchi. Il bianco Ischia Doc Biancolella Vigna del Lume è un vino caratterizzato da note di frutta bianca, echi di burro e talco con una nota di mandorla amara tipica dell'uva Biancolella. Un vino bilanciato dotato di un buon livello alcolico in grado di racchiudere nel suo sapore tutta la fatica e le peculiarità tipiche di un prodotto realizzato con amore sull'Isola di Ischia.
Ischia non è solo vini famosi e rinomati ma anche buon cibo, per questo chi visita l'isola non può non assaggiare il coniglio ischitano.
I conigli vengono allevati sull'isola all'interno di grandi fosse nei pressi dei vigneti e nutriti con erbe spontanee che crescono sui pendii dei terrazzamenti.
Il coniglio all'ischitana per 6 persone si prepara utilizzando:
1,5 kg di coniglio pulito
3 spicchi d’aglio
10 pomodorini del Vesuvio o datterini
timo e maggiorana q.b.
4 bicchieri di vino bianco a scelta tra Biancolella o Forastera
1 bicchiere abbondante di olio evo
sale
peperoncino
Per la preparazione occorre innanzitutto lavare il coniglio, asciugarlo e tagliarlo a pezzetti. In un tegame appositamente predisposto si deve far rosolare l'olio con l'aglio finemente tritato, quindi aggiungere il coniglio.
Far rosolare il coniglio aggiungendo il sale e il peperoncino, quindi irrorarlo con il vino bianco avendo cura di aggiungerlo un po' alla volta. Lasciar assorbire il vino a fuoco lento e quindi unire i pomodorini puliti e tagliati a tocchetti insieme al timo e alla maggiorana.
Il coniglio così preparato dovrà cuocere per un'ora e mezza rigirandolo di tanto in tanto.
Ma il coniglio è solamente uno dei tanti piatti tipici di quest'isola affacciato sul Golfo di Napoli. Il panino ormai cult dell'Isola di Ischia è la Zingara, un prodotto semplice nato nel 1977 grazie alla combinazione di due fette pane "cafone" del Panificio Boccia, situato a Ischia Ponte, e di ingredienti locali genuini quali maionese, fior di latte, pomodoro, prosciutto crudo e lattuga. Il panino va quindi tostato e in poco tempo è pronto da gustare.